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Ash Fire – Contrapunctus IX (2000)

“In altri casi la transcrizione é diventata una vera rielaborazione, spunto per operazioni autonome. Andrew Schultz ha cercato una interpretazione del Contrapunctus IX nella chiave del Concerto gross. Louis Andriessen ha proposto una soluzioe concettuale, lasciando quais intatto il Contrapunctus I, realizzato dal l’arpicordo, e solo preceduto da una esposizione del totale cromatico, poi sporcato da altri suoni; mentre Luis De Pablo ha tentato una contaminazione fra il Contrapunctus II e una pagina del 1626 di Francisco Correa de Arauxo. Luciano Berio si é riservato (dedicandolo alla memoria di Giuseppe Sinopoli) l’ultimo Contrapunctus, quello lasciato incompiuto da Bach, a cui ha donato una polifonia olimpica, e una rapida, elettrizzante conclusione; una sorta di firm per la responsabilita di una serata ricca di grandi stimoli.” [Arrigo Quattrocchi, Il Manifesto, 3 June 2001]


“Andrew Schultz nannte die Nummer IX “Ash Fire” und transkribierte so unbekümmert vital und effektvoll wie Andrew Lloyd Webber in seinen besseren Zeiten.” [Hans-Eberhard Dentler, Frankfürter Allgemeine, 7 June 2001]


“schließlich verwies der Australier Andrew Schultz bei Contrapunctus 9 darauf, dass auch der strenge Satz der strenge Satz der “Kunst der Fuge” von dahinstürmedndem Concerto-Geist getragen sein kann. Ob Berio da Faden gezogen hat?” [Reinhard Schulz, Süddeutsche Zeitung, 18 June 200.]